Coro Angelico dei Cherubini: Haziy’el

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Haziy’el

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Dal 1 al 5 Maggio

Il dono dispensato  è l’INDULGENZA

Grazie al suo dono, il nostro Karma può venire rapidamente rinnovato e alleggerito. Quando lo preghiamo e lo invochiamo la sua energia può risolvere gli eventi angosciosi ed inquietanti.

E’ un Angelo dei Re, e ve ne sono altri due molto simili a lui: Phuwiy’el, in dicembre, e Yabamiyah, in marzo – con i quali il lettore potrà utilmente confrontarlo. E scoprirà che nel Cherubino Haziy’el le qualità regali appaiano nel loro aspetto più luminoso e generoso: i suoi protetti si direbbero (per chi crede nella reincanazione) reduci da cinque o sei vite da rajah, perfettamente sazi di ricchezza, successo, potere; indifferenti alla carriera, annoiati dalle competizioni, equilibrati, saggi e sopratutto esperti – espertissimi, anzi – dell’animo umano, dotati di una tale capacità di autoconoscenza da essere immuni dalla benchè minima illusione su se stessi, e di conseguenza anche su chiunque altro.

E’ sufficente infatti, trascorrere anche soltanto un breve periodo in compagnia di Haziy’el conscio delle proprie doti, per accorgersi di come le altre persone, chi più chi meno, abbiano sempre nella loro personalità lati oscuri e ciechi, nei quali e dai quali non si riesce a vedere nulla di attendibile: in quei lati ciascuno di noi nasconde i propri punti deboli, le paure, gli odì; e il nostro sforzo di affermarci nella vita, di ampliare in qualsiasi modo il nostro campo d’azione, nasconde il realtà il bisogno (inconscio, ma neanche poi tanto) di ridurre almeno un pò quelle zone buie che ci limitano l’orizonte. Negli Haziy’el, invece, tutto questo sembra  appartenere a un lontano passato; sono liberi  ovunque limpidi, fin dalla nuscita sovrani al centro del loro mondo….e, si, privi di obbiettivi personali, ma per loro ciò non rappresenta alcun problema, dato che così come sono stanno benissimo. L’unico serio errore che possono commettere è, semmai. di lasciarsi influenzare da qualcuno meno evoluto di loro. Si guardino bene, gli Haziy’el, dall’ ascoltare critiche e consigli! Il loro compito proprio nel contrario: sono venuti al mondo per consigliare, e non vi è nessuno che sappia cogliere meglio di loro i difetti di un qualsiasi nostro progetto – le carenze, cioè, determinate dai nostri punti oscuri- e indicarsi il modo per correggerli. Come re e regine (professioni oltretutto esenti da carriera) sarebbero perfetti: non sbaglierebbero nella scelta dei ministri , approverebbero i disegni di legge migliori e aiuterebbero a modificare gli altri, terrebbero nel giusto equilibrio tutte le forze del loro stato, e avrebbero anche – dono fondamentale del monarca – la capacità di farsi amare e obbedire volentieri, per la nauralezza con cui saprebbero portare il lustro della propria indiscussa superiorità. Non per nulla furono Haziy’el l’imperatore Giustiniano e Caterina II di Russia, tanto adorata dal suo entourage di consulenti intelligenti e arditi. Non fu Re, ma fu grandioso teorico del buon governo l’Haziy’el Niccolò Machiavelli, che nel suo modesto incarico di segretario di corte scrisse quelli che ancora oggi sono i più lucidi tratti sulla leadership e l’esercizio del potere. E non era certamente monarchico, ma fu altrettanto limpido e vasto nella filosofia della politica. della società e dell’economia, l’Haziy’el Karl Max.

Se non le temono, gli l’Haziy’el possono trovare facilmente il modo di adoperare questo loro grandi doti anche al giorno d’oggi, in attività più consuete: possono per esempio  essere dei Giustiniani o delle Caterine a casa propria, guidando la propria famiglia con altrettanta sapienza; oppure dei Machiavelli in un azienda di consulenza o di pubblicità (pur non sapendo far carriera loro stessi, sono ottimi nel favorire l’ascesa di altri); o dei Marx nella scuola in cui insegnano: non hanno talento creativo, non sentono cioè alcun bisogno di ricorrere all’arte per indagare la propria anima e quelle altrui, dato che le sanno radiografare al primo colpo d’occhio: evitino perciò tranquillamente quel genere di ambizione.

Come conoscitori e critici d’arte, invece, sarebbero perfettamente a loro agio.Ma quel che più conta e brilla in loro, ovunque la sorte li abbia portati a lavorare, è l’atmosfera di fiducia, di sicurezza e serenità che sanno diffondere intorno: anche soltanto il fatto che non si sentono mai in concorrenza con nessuno (e come potrebbero? sono Re?) garantisce loro una posizione centrale e irradiante, ed è impossibile non accorgersene e nn sentirsene affascinanti.

Tutto ciò, ripeto, a condizione che gli Haziy’el sappiano essere se stessi, all’altezza della propria eccezionalità. Quanto agli svantaggi di quel loro orizzonte tanto sgombro, sono da cercarsi soprattutto negli affetti: come anche i protetti degli altri due Angeli dei Re, gli Haziy’el non sono portati alla passione. Non è che non credano al grande amore, ma si sà: se non è proprio cieco, l’amore è gravemente miope e ci guadagna a vedere solamente qualche dettaglio della persona amata, così da potersi inventare tutto il resto; gli Haziy’el  invece ci vedono benissimo, e insieme ai pregi individuano subito, in chiunque, gli inevitabili limiti e difetti. Possono quindi sognare, di tanto in tanto, il patner ideale, ma non lo trovano quasi mai, a meno che non abbiano lòa fortuna di aimbattersi in un Haziy’el tale e quale a loro. Alcuni, quando hanno bisogno di esercitare il cuore, se la cavano provando a innamorarsi perdutamente di qualcuno che abiti lontano e che si possa incontrare solo di rado: la distanza, almeno per qualche tempo, ha il pregio di lasciare più libero corso dell’ immaginazione. Altri tentano la soluzione che scelse la grande Caterina compensando cioè le carenze della qualità delle persone amate, riempiendo molto il proprio carnet; ma a lungo andare è sconsigliabile, genera ansia, e obbliga alla menzogna, che agli Haziy’el non piace. Meglio sarebbe, per loro, accantonare del tutto l’idea del grande amore, e scegliersi un compagno che da ogni punto di vista sia il più adatto possibile, agli occhi più della ragione e della prudenza che dal cuore: e una volta scelto, prendersene cura e guidarlo, come un re farebbe con un primo ministro. Lo si potrà licenziare, ed esaminare altre candidature.

Invocazionwe: Per il potere di questo Nome, io posso rimuovere gli angeli negativi e le loro influenze caotiche nel mia vita; si accendono invece il supporto e l’assistenza degli angeli positivi.

Nadia Aglianò

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LETTURA ANGELICA

INIZIAZIONE

Fonte  “Libro degli Angeli” di Igor Sibaldi; tuttigliangeli.blogspot.it

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