Mondo visibile e Mondo invisibile

mondo invisibile

Mondo visibile e Mondo invisibile

In tutte le grandi tradizioni si parla di un mondo visibile e di un mondo invisibile. Molti ritengono che questi mondi invisibili siano chissà dove nell’Universo… in cielo… ma in cielo dove?

Il Regno di Dio è già in mezzo a voi… diceva Gesù.

Non dobbiamo andare da nessuna parte, perchè il mondo invisibile è qui, ad un livello vibrazionale differente, ma qui, in mezzo a noi. Non lo percepiamo, perchè i nostri cinque sensi sono limitati, hanno un filtro… arrivano solo fino ad un certo punto… il punto dell’Universo Materiale.

La scienza ufficiale studia il mondo della Materia, ma studia e ristudia, dopo un po’ la logica trova dei limiti.

Esempio nell’infinitamente grande… la concezione di un Universo senza limiti… senza confini… stelle su stelle… più ci spingiamo avanti e più troviamo altre stelle, altri pianeti, altre galassie… E il tempo… riusciamo ad immaginare un tempo che c’è sempre stato… senza un inizio? E se c’è stato un inizio che cosa c’era prima dell’inizio?

Esempio nell’infinitamente piccolo… entriamo nell’atomo… e vediamo gli elettroni ed il nucleo… formato di protoni e neutroni… ma entriamo nel nucleo e vediamo che non c’è niente di solido… solo cariche elettriche… E la luce che cos’è? Una particella (fotone) o una carica elettrica?

Ma torniamo ai mondi invisibili ed ai piani dell’esistenza. Tra i più bassi vi sono il fisico, l’astrale, il mentale ed il causale. Ogni piano ha determinate caratteristiche vibrazionali e interagiamo in quel determinato piano tramite un diverso corpo: fisico, astrale, mentale…

Ognuno di questi corpi ha dei sensi particolari. Solo sviluppando questi sensi possiamo percepire i relativi piani. Se non sviluppiamo quei sensi, se li lasciamo a livello potenziale, non possiamo accedere al mondo invisibile.

Ad esempio i sensi del piano astrale sono i chakras, i centri che ci permettono di percepire le energie astrali e ci danno consapevolezza. Infatti se non li sviluppiamo accediamo ugualmente al piano astrale, ad esempio nei sogni, ma in modo inconsapevole, senza possibilità di interagire con la volontà.

Quando si muore, si passa dal piano fisico al piano astrale. Si crede che l’uomo dopo aver lasciato il suo corpo fisico, arrivi nel paradiso e veda tutto con chiarezza. Non è proprio così. Solo chi sviluppa la propria coscienza può avere un’ampia visione ed un’ampia capacità di interagire con il mondo astrale. Gli altri dovranno lavorarci sopra prima di ottenere certe capacità… lavorare attraverso purificazione dalle emozioni pesanti e lo sviluppo della consapevolezza.

Nadia Aglianò

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Fonte: La scienza segreta

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