COS’E’ LA SUPERSTIZIONE?

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La superstizione è una credenza di natura irrazionale che può influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che la fanno propria. Generalmente si concreta nel convincimento che gli eventi  futuri possano essere influenzati da particolari comportamenti senza che si possa dimostrare o anche solo ragionevolmente desumere una relazione causale.

Elencheremo alcune superstizioni spigandone la provenienza:

  • Accendere più sigarette con un solo fiammifero provoca la morte del più giovane del gruppo;

 questa credenza ha avuto origine in periodo di guerra quando in trincea, di notte, i soldati accendevano le sigarette con uno stesso fiammifero per fare economia; il cecchino nemico da lontano individuata la fiammella aveva tutto il tempo di prendere la mira per poi sparare sul più giovane che, per logica di anzianità e gerarchia accendeva per ultimo.

  • Bomboniere di Nozze devono rigorosamente contenere 5 confetti;

quest’usanza risale a Pitagora che associava i numeri pari al mondo femminile e i dispari a quello maschile. La somma del primo numero femminile, il 2, e del primo numero maschile, il 3, da 5 che simboleggia l’unione tra un uomo e una donna, cioè il matrimonio.

  • Carro funebre vuoto è segno di malaugurio;

la ragione storica risale al periodo della pestilenza (tardo Cinquecento), quando i carri giravano per le città raccogliendo in qualche modo i deceduti: l’arrivo dei carri vuoti creava nei quartieri uno scompiglio straziante e faceva pensare ai vivi che presto sarebbe potuto toccare a loro.

Lo scongiuro era quello di fare le corna con le mani e toccare ferro

  • Essere tredici a tavola porta sfortuna;

 Il tredici a tavola porterebbe male perché nell’ultima cena il tredicesimo era Cristo che finì crocifisso.

I servizi di piatti sono composti da 12 pezzi, quindi un ospite in più metteva in difficoltà il padrone di casa.

Evitare di fare gli auguri prima di un evento importante, per scongiurare gli eventuali influssi negativi, al posto degli auguri è meglio pronunciare la frase “in bocca al lupo” .

Tutto nasce da una chiromante francese vissuta agli inizi dell’Ottocento: a suo giudizio gli auguri non sono solo una parola, ma trasmettono un influenza magnetica positiva o negativa a secondo della sincerità di chi li fa

  • Fare il letto in tre è di cattivo augurio;

 Per fare il letto bastano due persone, lo si fa in tre quando nel letto c’è un ammalato o un morto.

  • Il cappello sul letto porta sfortuna

In passato, il medico che faceva visita a un malato o il sacerdote che  si recava al capezzale di un moribondo, posavano  il cappello sul letto.

  • Il gatto nero che attraversa la strada è portatore di disgrazie;

Adorato dagli Egiziani, nel Medioevo il gatto  cadde in disgrazia  e in particolare  quello nero,  ritenuto il compagno prediletto delle streghe, era  addirittura creduto l’incarnazione del demonio; l’associazione nasce dal colore funesto, ma anche dalla natura solitaria e graffiante del felino.

  • L’ombrello aperto in casa è di cattivo augurio;

Evoca il tetto rotto, o peggio la mancanza di un tetto: un sintomo di miseria che un tempo non era raro a verificarsi.

  • Lo specchio rotto annuncia sette anni di disgrazia;

Considerato, nella credulità popolare,  uno strumento quasi magico, si temeva che rompendosi si sarebbero frantumate anche tutte le immagini che era solito riflettere.

  • Passare sotto una scala porta sfortuna;

L’unico mezzo che si disponeva un tempo per riparare la facciata di una casa, potare un albero e via dicendo erano le scale a muro. Le città ne erano disseminate ed è evidente come rappresentavano una fonte continua di incidenti. La scala stessa, non dotata di piedini in gomma antisdrucciolo rischiava di cadere in testa al viandante, ma c’era anche il rischio di caduta di oggetti dall’alto dovuti ai lavori che si svolgevano con l’utilizzo della scala.
Se malauguratamente e distrattamente qualcuno passava sotto la scala per evitare di cogliere la malasorte poteva rimediare tornando indietro e passando di nuovo sotto la scala.

  • Quadrifoglio  è ritenuto un portafortuna e il trovarlo è un segno di buon auspicio;

Questa credenza è molto probabilmente dovuta al fatto che il trovare un quadrifoglio, rara anomalia del trifoglio bianco, sia un evento piuttosto inconsueto.

  • Rovesciare il sale in tavola è segno di malaugurio;

nei secoli passati, data l’arretratezza dei mezzi di trasporto e delle tecniche di estrazione, possedere del sale era segno di ricchezza; pertanto, rovesciarlo durante il pranzo significava sperperare parte dei propri averi.

  • Venerdì è considerato un giorno sfortunato;

questo giorno è ritenuto poco favorevole probabilmente perchè Gesù morì di venerdì (venerdì santo)

  • Versare l’olio per terra è di cattivo augurio;

 un tempo,  i pavimenti erano fatti di legno, cotto o marmo non trattati e pertanto erano estremamente porosi e assorbenti: dove cadeva l’olio, si formava una macchia perenne e scivolosa.

Nadia Aglianò

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