I BISOGNI UMANI: I due bisogni superiori, crescere e contribuire

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I BISOGNI UMANI: I due bisogni superiori, crescere e contribuire

Immaginiamo qualcuno che svolge da vent’anni un lavoro con grande successo, E’ molto bravo ed è considerato da tutti il numero uno, perciò il suo lavoro soddisfa appieno i suoi bisogni di sicurezza e importanza. Inoltre la sua è una professione molto varia, perché comporta sempre nuove iniziative e nuove sfide e lo costringe ad avere moltissimi rapporti con clienti, e ovviamente, con i suoi numerosi collaboratori, garantendo così anche un’alta soddisfazione del suo bisogno di unione. E’ possibile che se questa persona, nonostante il suo lavoro li dia tutto questo, sente che la sua crescita è terminata, che il livello che ha raggiunto non può ulteriormente essere superato, inizi a provare una sensazione di insoddisfazione che lo può portare alla decisione di cambiare attività, andando alla ricerca di  qualcosa che lo metta nelle condizioni di continuare a crescere? La risposta è ovviamente si. Il bisogno di crescere è insito nella natura dell’uomo e lo dobbiamo assolutamente soddisfare per essere pienamente appagati. Nel nostro pianeta tutto ciò che non cresce, che non si evolve viene automaticamente eliminato, allo stesso modo abbiamo bisogno di crescere per sentirci davvero in movimento, per sentirci vivi. Lo testimonia la soddisfazione interiore che proviamo ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, anche se piccolo e poco importante.

«Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti o ottant’anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane, la più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane.»
       Henry Ford
Il secondo bisogno «superiore» che dobbiamo soddisfare se vogliamo una vita veramente appagante è quello di contribuire, di dare agli altri. Aiutare, servire, «contribuire», fare la differenza nella vita di qualcuno procurano all’essere umano una soddisfazione senza eguali.
Hai mai avuto modo di insegnare qualcosa a qualcuno oppure di formare o allenare una persona? Se hai vissuto questa esperienza sai che i risultati dell’allievo danno al «maestro» più gioia che i propri e che non c’è niente di più bello che vedere qualcun altro migliorare grazie al tuo aiuto.
Estratto dal libro “Leader di  te stesso” di Roberto Re.
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